...dalle mani della Sardegna

L'oro

Fra le varie attività artigianali, quella del maestro orafo è caratterizzata da forme artistiche di rara fantasia e di raffinato virtuosismo, che pur rimanendo fedele alla tradizione, è stata arricchita da una serie di importanti innovazioni che hanno reso la gioielleria artigianale e artistica sarda apprezzata in tutto il mondo. Le materie prime utilizzate principalmente sono l'oro e l'argento, introdotte dai fenici, dai quali gli artigiani indigeni mutuarono anche alcuni elementi decorativi; gradualmente si sono aggiunte alcune pietre semipreziose come turchesi, granati e corniole. La lavorazione a filigrana, ormai elemento distintivo dell'arte sarda, fu importata nell'isola dagli Spagnoli che a loro volta l'appresero dagli arabi, poi rielaborata dagli artisti sardi, le cui mani intessono, come raffinati ricamatori, i fili sottilissimi di oro e argento; rinomata è anche quella in filigrana e corallo, in cui è specializzata la produzione di Bosa e Alghero. Altre tecniche di lavorazione adottate sono anche per fusione, sbalzo e incisione. I motivi ricorrenti nelle fogge e nella decorazione sono soprattutto quelli floreali. La ricchissima produzione isolana è in parte destinata ad abbellire i costumi tradizionali: bottoni e gemelli, di caratteristica forma circolare completano le camicie e i corpetti, sia maschili che femminili; le spille, appariscenti ed elaborate con una pietra preziosa incastonata al centro, servono invece per appuntare il velo sul capo o per chiudere la camicetta del costume femminile.